Posturologia - Dott. Alessandro Garlinzoni | Osteopata
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Posturologia

Posturologia

Così come per l’Osteopatia, anche per la Posturologia non esistono, ad oggi in Italia, corsi di laurea che diano titolo a praticare la professione.

Ciononostante, è possibile frequentare appositi master o corsi universitari in Posturologia che consentono di ottenere comunque una professionalità di fatto riconosciuta. Certo, la situazione attuale lascia perplessi, considerato anche che in Paesi vicini, quali Francia e Germania, si tratta di una competenza valorizzata e pienamente codificata a livello accademico. Possiamo dire che, come vanno a braccetto nella pratica clinica, così Osteopatia e Posturologia sono accomunate, a livello nazionale, da un destino che le vede, per ora, considerate medicine non convenzionali, a dispetto del crescente numero di pazienti che ne trae beneficio.

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La Funzione del Posturologo

In particolare, il Posturologo si occupa di valutare e (ri)armonizzare il rapporto tra l’individuo e l’ambiente circostante, dal momento che la postura scorretta, secondo i dettami posturologici, è proprio il frutto di una cattiva relazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, che si traduce in posizioni e movimenti incongrui e dannosi.

Entrando più nel dettaglio, infatti, possiamo affermare che una postura scorretta é il risultato di un “corto circuito” tra gli input che riceve il cervello dai vari recettori e gli output che lo stesso invia al sistema tonico posturale.

Cosa Tratta il Posturologo

I principali recettori su cui il Posturologo pone la sua attenzione sono piedi, occhi, bocca, lingua, pelle e orecchie. Conseguentemente, le principali patologie legate a una cattiva postura derivano dal deficit di funzionalità di uno o più di questi recettori.

Alcune delle problematiche più frequenti e significative per le quali il Posturologo viene chiamato in causa sono:

mal di schiena;

cefalea;

disturbi dell’equilibrio e instabilità diffusa;

cervicalgie;

stanchezza cronica

mal di collo e delle spalle.

Spesso chi si rivolge al Posturologo è riuscito in passato a curare il sintomo, ma, non essendo intervenuto sulla causa, si ritrova a distanza di tempo con un dolore o con un disturbo che si è riproposto.

Il Posturologo cerca e cura la causa, o le cause, perché il suo obiettivo primario è quello di eliminare definitivamente il problema. Egli opera sui recettori suddetti, che non stanno più funzionando in maniera armonica, e attraverso i riflessi trasmette al cervello una nuova collocazione nello spazio.

In pratica, il Posturologo agisce come un (ri)programmatore posturale globale, che mette in atto nuove strategie e fornisce nuovi schemi  mentali di consapevolezza.

Il Posturologo ideale, sotto l’aspetto diagnostico, è un medico perché questo gli consente di indagare il paziente a 360°, ma altri professionisti sanitari, quali ad esempio il Fisioterapista e l’Ortottista, sono più abili e rodati in termini di Riabilitazione, perché in questo caso il paziente necessita appunto di essere riabilitato in quello che è il suo rapporto con lo spazio che occupa e in cui si muove. Da ciò si evince come un Posturologo non possa essere un  professionista “solitario”, ma debba lavorare in un team, nel quale ogni specialista sia chiamato all’occorrenza a fare la sua parte (sulla base del recettore o dei recettori posturali coinvolti). Per lavorare in team i professionisti della postura utilizzano test specifici che permettano loro di usare un linguaggio comune e spesso si servono di strumenti diagnostici per confrontarsi sui numeri e non solo sull’osservazione clinica.

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